Sabato 5 marzo 2022, a Palazzo Migliaresi, si è svolta la manifestazione “Le donne del Rione Terra” organizzata da Acli Dicearchia e da Antonio Isabettini, con il patrocinio morale del Comune di Pozzuoli.
Il Rione Terra è l’unico nucleo della cittadina flegrea ad essere stato abitato ininterrottamente, dalla fondazione della greca Dicearchia (530 a.C) fino al 2 marzo 1970, quando, per via del bradisismo, la popolazione fu sfollata dalle proprie case e trapiantata altrove.
La manifestazione è stata molto interessante per diversi motivi. Innanzitutto, ha contribuito a mantenere viva la memoria di un quartiere che era il cuore originario e pulsante della nostra comunità puteolana. Ma soprattutto ci ha permesso di scorrere la sua storia e riscoprire le sue tradizioni partendo da una prospettiva prettamente al femminile.
Le donne sono state le protagoniste assolute della vita del quartiere, a partire dalla virago e guerriera Maria Puteolana, conosciuta da Francesco Petrarca nel 1341 e ricordata, con ammirazione, in una sua epistola del 1343 al Cardinale Giovanni Colonna. Maria aveva combattuto valorosamente contro i pirati Saraceni che infestavano le coste del golfo di Napoli e la sua forza era superiore a quella di un uomo.
Nella prima metà del ‘600, la pittrice Artemisia Gentileschi, pur essendo romana, soggiornò quasi stabilmente a Napoli. Qui le furono commissionate tre tele per la cattedrale di Pozzuoli al Rione Terra: San Gennaro nell’anfiteatro di Pozzuoli, l’Adorazione dei Magi e i Santi Procolo e Nicea. Artemisia Gentileschi fu una donna che sfidò le convenzioni dell’epoca e una società prettamente maschilista. Non solo riuscì a competere nell’arte con i suoi colleghi uomini, ma denunciò colui che aveva abusato di lei violentandola, cosa impensabile per quei tempi.
Infine, non possiamo dimenticare tutte quelle donne comuni che, con sacrifici e sforzi, hanno messo al mondo e cresciuto numerosi figli, senza far mancare loro mai nulla e insegnando ad essere dignitosi nella povertà. Queste donne sono coloro che hanno custodito gelosamente le antiche tradizioni popolari, gastronomiche e religiose, tramandandole, per secoli, di generazione in generazione.
A queste donne va tutto il nostro ringraziamento, con un pizzico di nostalgia e tristezza, dal momento che la dispersione dell’originaria popolazione ha comportato anche la perdita irreversibile del secolare patrimonio culturale.
Per saperne di più: Il blog di Giò
Giovanna di Francia Comunicare è una missione, ma anche una passione, come nel mio caso. Comunico con le parole, con la musica, con le poesie. Ho imparato a scrivere tenendo un diario già all’età di 5 anni e da allora non ho mai smesso di raccontarmi. I miei ricordi sono scritti di pugno, anche oggi nell’era digitale. Insegnante di scuola elementare (oggi scuola primaria); Laureata in Giurisprudenza e superato l’esame di Stato come avvocato; Iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti; Volontaria al carcere femminile di Pozzuoli. Creatrice e Animatrice del sito web: ilblogdigio.it Leggi altri articoli dello stesso autore… |
Fai i tuoi acquisti su Amazon tramite i link presenti sul sito.
Se acquisti su Amazon (quel poco o molto che sia), ci puoi aiutare accedendo al popolare sito di e-commerce cliccando sul bottone precedente, o su uno qualsiasi dei banner o dei link presenti sul sito.
Questo sito contiene link di affiliazione. Clicca qui per leggere il disclaimer.