In molti paesi il carbone è un elemento essenziale dell’Epifania e nel passato è stato per centinaia di anni uno dei simboli della notte dei Re Magi e della Befana.
È interessante notare che l’usanza di regalare carbone a quei bambini che non fossero stati molto bravi durante l’anno, è diffusa in diversi paesi e diverse culture: indipendentemente da chi sia il personaggio che porta il carbone ai bambini ed è curioso come il significato di questa azione sia lo stesso in diverse parti del mondo.
Sommario
Vorrei raccontarvi il perché di questo carbone che ancora viene regalato ai bambini oggi, e qual è la storia dietro questa curiosa tradizione natalizia.
Cosa significa donare il carbone ai bambini?
Donare del carbone ai bambini che non si sono comportati bene è una tradizione che si ripete ogni Epifania da centinaia di anni. Anche se oggi quello che viene regalato è un dolce a forma di carbone colorato di nero, anticamente era molto comune regalare, nella magica notte della Befana, del normale carbone, usanza diffusa soprattutto nelle famiglie più umili.
Come si può facilmente intuire, in passato, l’usanza di regalare il carbone è stata associata ai bambini cattivi poiché era il dono principale, se non l’unico, che le famiglie con meno potere d’acquisto potessero fare ai propri bambini (la classe più povera era erroneamente associata alla delinquenza e i figli dei delinquenti erano più facilmente dei “bambini cattivi”). Così, a poco a poco, la consegna del carbone nelle calze della Befana è stata associata alla conclusione classista ed erronea che il carbone fosse dato solo ai bambini “cattivi” o a quelli che non si erano comportati bene.
Fu solo nel diciannovesimo secolo che il carbone iniziò ad essere sostituito dal carbone dolce che conosciamo oggi, Cià nonostante, quella che potrebbe sembrare una tradizione vecchia e un tantino obsoleta può essere utile per ricordare ai bambini di essere sempre gentili e rispettosi degli altri ed un modo per augurare loro fortuna e protezione per il nuovo anno.
Per concludere, vorrei proporvi una ricetta, per realizzare in casa ed in maniera artigianale, questo gustoso dolce; il risultato del vostro impegno sarà un carbone di zucchero, sicuramente più sano rispetto a quello commerciale.
Carbone dolce, nero o colorato.
Anche se può sembrare una ricetta complicata da preparare, per ottenere del carbone dolce fatto in casa, non ci vorrà più di mezz’ora! Vi assicuro che vale la pena dedicare del tempo a preparare questo originale e gustoso regalo per i bambini, cominciamo:
INGREDIENTI
- 1 albume d’uovo;
- 500 gr di zucchero semolato;
- 100 gr di zucchero a velo;
- acqua (circa 100 gr) quanto basta;
- colorante alimentare nero (oppure rosso, verde, rosa, giallo) quanto basta.
PREPARAZIONE
- Mettete 300 gr di zucchero semolato in una padella antiaderente e aggiungete acqua a sufficienza a ricoprirlo completamente. Fatelo caramellare a fuoco medio. È importante, in questa fase, non girare lo zucchero all’interno della padella mentre si caramella;
- mentre lo zucchero si caramella, prepariamo la glassa, nera o colorata che sia. Prendete una ciotola, versatevi l’albume e montate a neve ferma con l’aiuto delle fruste elettriche. Aggiungete i restanti 200 gr di zucchero semolato e un pizzico di colorante alimentare. Infine versate, un poco alla volta, lo zucchero a velo e amalgamate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e denso;
- appena lo zucchero nella padella antiaderente comincerà ad assumere un colore bruno intenso, unite la glassa appena preparata ed abbassate la fiamma;
- mescolate fino a quando il composto comincerà a gonfiarsi. A quel punto versatelo subito in uno stampo alto da plum-cake, foderato con carta forno, e livellatelo con l’aiuto di un cucchiaio;
- lasciatelo raffreddare per farlo indurire. Trascorse 3 ore, toglietelo dallo stampo e mettetelo su di un tagliere;
- fatelo a pezzi con l’aiuto di un batticarne e mettetelo nelle calze dei vostri “monelli”.
Come riutilizzare il carbone della Befana?
Lo sapevate che il carbone dolce ha molti più usi di quello che si crede?
Sebbene possa essere considerato un semplice regalo della Befana, questo delizioso carbone può avere molte più vite se non viene mangiato durante l’Epifania o nei giorni appena successivi.
In pasticceria, il carbone dolce può trovare ottimi sbocchi pieni di sapore e originalità. Cosa ne pensate di alcuni cupcakes (mini-torta dolce) con topping (guarnizione) di carbone dolce? E di un gelato cremoso con una spolverata di polvere di carbone?
Lasciate correre la vostra immaginazione e approfittate del dolce carbone della Befana nelle vostre prossime ricette.
Come fare il carbone dolce senza le uova.
Che sia per l’intolleranza alle uova o perché si cerchi un modo più leggero per ottenere il carbone dolce, è possibile ottenere il solito dolce ma senza uova.
Per ottenere lo stesso risultato non vi resta che eliminare l’uovo nella preparazione della glassa, realizzandola senza uova e con l’80% di zucchero a velo e il 20% di acqua.
Avrete il “coraggio” di provare la ricetta, anche senza le uova?
Redazione La napoletanità è uno stato dell’anima, un modo di intendere la vita, di ricordare, di amare, un’attitudine allo stare al mondo in modo diverso dagli altri. La napoletanità non è un pregio e non è un difetto: è essere “diversi” dagli altri, in tutto. Ecco noi ci sentiamo così. (definizione liberamente tratta da uno scritto di: Valentino Di Giacomo napoletano, classe 1982, redattore del quotidiano Il Mattino di Napoli) Leggi altri articoli dello stesso autore… |
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