L’evento, oggi, si è aperto con la presentazione del Catalogo del Patrimonio Immateriale della Campania, e si sta svolgendo nel cuore di Capaccio Paestum e si concluderà il 3 dicembre in un viaggio narrativo attraverso secoli di storia e le tradizioni, le arti e i sapori che hanno plasmato l’identità culturale della regione. Il catalogo è arricchito da approfondimenti storici e culturali, descrizioni visive e narrative, e interviste a curatori e storici locali, rendendo l’evento un testimone unico delle storie popolari, delle leggende, delle radici e del tessuto culturale campano.
L’evento si è aperto con la presentazione del Catalogo del Patrimonio Immateriale della Campania, che non è solo un elenco, ma un viaggio narrativo attraverso le tradizioni, le arti, e i sapori che hanno plasmato l’identità culturale della regione. Questo catalogo, arricchito di dettagli storici e culturali, offre una visione unica delle storie popolari e leggende che caratterizzano la Campania, rendendo visibile il suo ricco tessuto culturale.
Un programma ricco e variegato di attività che includono incontri e dibattiti su temi specifici, laboratori interattivi dove i partecipanti possono sperimentare tecniche e arti tradizionali, e esibizioni artistiche che rappresentano un legame vivido tra passato e presente. Ogni aspetto dell’evento è progettato per immergere i partecipanti in un’esperienza culturale profonda, che celebra e preserva le tradizioni uniche della Campania.
L’Importanza culturale dell’evento è dettata dal fatto che rappresenta un ponte tra generazioni, un mezzo per preservare, valorizzare e diffondere le tradizioni che sono l’anima della Campania. Evidenzia il contrasto tra la globalizzazione e la conservazione delle tradizioni locali, mostrando l’importanza di mantenere vivo il patrimonio culturale in un mondo sempre più omogeneo.
Partecipare all’evento significa vivere un’esperienza immersiva nei sensi e nella cultura, dove ogni stand, laboratorio e discussione è un tassello di un mosaico che racconta la storia e le conoscenze di un territorio ricco di storia. Queste esperienze, dalle degustazioni di cibi tradizionali all’ascolto di musiche tipiche, offrono un impatto emotivo e culturale profondo.
In conclusione, l’evento non solo conserva la memoria collettiva, ma la rende accessibile e affascinante per un pubblico vasto spiegando ai giovani ed ai meno giovani la necessità di preservare le tradizioni locali, dell’importanza di mantenerle specialmente oggi, in un mondo globalizzato, rafforzando l’interesse verso il patrimonio culturale e offrendo una visione per il futuro.
Questo evento rappresenta quindi, una celebrazione unica del Patrimonio Immateriale della Campania, creando un dialogo tra passato e presente e invitando tutti a scoprire e apprezzare le radici culturali di questa regione ricca e vivace. Attraverso la combinazione di tradizioni antiche e approcci moderni, questo evento di Capaccio Paestum che è alla sua I° edizione, si sta già affermando come un’esperienza culturale indispensabile, che celebra e preserva il ricco patrimonio immateriale della Campania.
Redazione La napoletanità è uno stato dell’anima, un modo di intendere la vita, di ricordare, di amare, un’attitudine allo stare al mondo in modo diverso dagli altri. La napoletanità non è un pregio e non è un difetto: è essere “diversi” dagli altri, in tutto. Ecco noi ci sentiamo così. (definizione liberamente tratta da uno scritto di: Valentino Di Giacomo napoletano, classe 1982, redattore del quotidiano Il Mattino di Napoli) Leggi altri articoli dello stesso autore… |
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