Negli ultimi tempi, avrete sicuramente notato un incremento di messaggi provenienti da numeri con prefissi internazionali tipo il +91 (India) ed il +92 (Pakistan) su WhatsApp. Questi contatti, spesso accompagnati da un testo strano e formale, sono quasi sempre tentativi di truffa. Personalmente, mi è capitato di ricevere uno di questi messaggi mentre ero in attesa di una telefonata importante: “Ciao, posso disturbarti un attimo?”. Una frase innocua, certo, ma detta da un numero sconosciuto: beh, è il primo segnale che qualcosa non va.
Sommario
Tipologie di truffe su WhatsApp
Le truffe su WhatsApp si evolvono continuamente, tra le più comuni ci sono:
- Le truffe romantiche: il truffatore si finge un partner affettuoso, costruendo un rapporto nel tempo e chiedendo denaro per delle emergenze. Le vittime possono perdere somme ingenti, convinte di aiutare una persona cara.
- Il sextortion: dopo aver conquistato la fiducia della vittima, i truffatori la inducono a inviare foto compromettenti. Successivamente, minacciano di diffondere le immagini se non ricevono un pagamento.
- Le false offerte di lavoro o investimenti: i truffatori inviano messaggi che promettono lavori ben pagati o investimenti redditizi in cripto valute. Questi schemi mirano a raccogliere dati personali o a richiedere un pagamento iniziale, truffando persone in cerca di opportunità economiche.
Si tratta di tattiche meschine che sfruttano la vulnerabilità emotiva delle persone, facendo leva su curiosità, paura e insicurezza economica.
Chi c’è dietro queste truffe su WhatsApp?
Dietro questi messaggi non ci sono truffatori improvvisati, ma organizzazioni criminali internazionali con sede in paesi come Nigeria e Costa d’Avorio. Sono gruppi ben strutturati e operano a livello globale, suddividendosi il lavoro: raccolta di numeri, invio massivo di messaggi e, infine, richiesta di denaro. Spesso acquistano database di numeri di telefono rubati durante violazioni informatiche e utilizzano software automatizzati per contattare migliaia di persone contemporaneamente.
Un esempio di operazione internazionale è stata condotta nel 2020, quando la Polizia Postale italiana ha collaborato con autorità nigeriane per smantellare una rete di truffatori che utilizzavano WhatsApp per diffondere falsi annunci di lavoro.
Come i truffatori ottengono il vostro numero di Whatsapp
I truffatori possono ottenere il vostro numero di telefono in vari modi:
- Data breach: quando grandi aziende subiscono attacchi informatici, i dati degli utenti, inclusi i numeri di telefono, vengono sottratti e venduti sul Dark Web. Questi database sono poi acquistati dai truffatori per avviare campagne di phishing.
- App e servizi online: molte app gratuite richiedono il numero di telefono per la registrazione e spesso condividono o vendono questi dati a terze parti. Anche app apparentemente innocue possono raccogliere numeri di telefono da utilizzare per scopi fraudolenti.
- Acquisto sul Dark Web: il Dark Web è il mercato principale dove i truffatori acquistano pacchetti di numeri di telefono rubati. Con questi database, possono contattare migliaia di persone in pochi secondi, aumentando le probabilità di truffare qualcuno.
Questi metodi mostrano quanto sia facile per i truffatori accedere ai nostri dati, anche senza un contatto diretto.
Come proteggersi dalle truffe su WhatsApp
Difendersi dalle truffe su WhatsApp richiede alcuni semplici ma efficaci accorgimenti:
- Ignora e blocca i numeri sospetti: se ricevi un messaggio da un numero sconosciuto con prefisso internazionale, bloccalo e segnala il contatto. Non rispondere mai, nemmeno per chiedere spiegazioni.
- Non cliccare su link sconosciuti: evita di cliccare su link inviati da sconosciuti, che potrebbero portare a siti di phishing o contenere malware. Verifica sempre l’URL e cerca informazioni online prima di procedere.
- Attiva la verifica in due passaggi: abilita questa funzione nelle impostazioni di WhatsApp per proteggere il tuo account. Aggiunge un livello extra di sicurezza, richiedendo un PIN ogni volta che si accede al tuo account su un nuovo dispositivo.
- Limita la visibilità del profilo: imposta la visibilità delle tue informazioni personali su “Solo contatti“. Questo riduce il rischio che i truffatori possano utilizzare i tuoi dettagli per costruire messaggi più convincenti.
- Segnala i messaggi sospetti: utilizza l’opzione di segnalazione di WhatsApp per informare la piattaforma di contatti sospetti. Inoltre, se pensi di essere stato vittima di una truffa, contatta la Polizia Postale.
Accorgimenti che possono sembrare semplici, mentre invece sono fondamentali per mantenere il tuo account e i tuoi dati al sicuro.
Il ruolo della Polizia Postale
La Polizia Postale è il principale punto di riferimento per combattere le truffe online in Italia e le loro operazioni, molto spesso, iniziano proprio con le segnalazioni degli utenti, che permettono di identificare i numeri sospetti e di avviare indagini approfondite. Grazie alla collaborazione con la piattaforma WhatsApp ed all’uso di tecniche avanzate di tracciamento, la Polizia Postale è in grado di risalire ai truffatori e bloccare le loro attività.
Per segnalare una truffa, visita il sito della Polizia Postale (www.commissariatodips.it) e compila il modulo di segnalazione. Fornisci dettagli come il numero di telefono del truffatore e una descrizione del messaggio. Ogni segnalazione contribuisce a costruire un quadro più completo del fenomeno, aiutando le autorità a identificare e smantellare le reti criminali.
Whatsapp: consapevolezza e protezione
Le truffe su WhatsApp sono un problema diffuso, ma possiamo difenderci con semplici precauzioni e una buona dose di consapevolezza. Riconoscere i segnali di pericolo, ignorare i messaggi sospetti e segnalare i tentativi di truffa sono azioni che tutti possiamo fare. La collaborazione tra gli utenti e le autorità è fondamentale per contrastare efficacemente questo fenomeno.
Non lasciarti intimorire dai truffatori: con le giuste misure di sicurezza ed una maggiore attenzione, puoi navigare in tranquillità nel mondo digitale. E ricorda: se cadi vittima di una truffa, non esitare a cercare aiuto ed a condividere la tua esperienza, la tua disavventura potrebbe salvare qualcun altro dallo stesso inganno.
Redazione La napoletanità è uno stato dell’anima, un modo di intendere la vita, di ricordare, di amare, un’attitudine allo stare al mondo in modo diverso dagli altri. La napoletanità non è un pregio e non è un difetto: è essere “diversi” dagli altri, in tutto. Ecco noi ci sentiamo così. (definizione liberamente tratta da uno scritto di: Valentino Di Giacomo napoletano, classe 1982, redattore del quotidiano Il Mattino di Napoli) Leggi altri articoli dello stesso autore… |
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