Tuttavia, non dobbiamo solo preoccuparci di regolare la nostra voglia di golosità verso i dolciumi: anche il procedimento con cui è prodotto lo zucchero raffinato dovrebbe interessarci, perché esso è il risultato di una lunga trasformazione industriale che parte dalla barbabietola ed arriva ai granellini bianchi che usiamo quotidianamente.
Lo zucchero bianco da barbabietola che ogni giorno assumiamo nel caffè o mangiamo nei dolci è, infatti, frutto di una trasformazione chimica industriale che non fa altro che eliminare tutte quelle sostanze, come le vitamine dello zucchero, che sarebbero invece importanti per il nostro organismo.
Insomma , il procedimento di produzione disperde proprio le proprietà buone dello zucchero di barbabietola, importanti per il nostro fabbisogno alimentare perché, assorbite, danno moltissima energia. Persino il sapore dello zucchero raffinato cambia, rendendolo diverso dallo zucchero non trattato chimicamente.
Se vi state chiedendo se per anni avete ingerito zucchero dannoso per la salute, dato che i trattamenti industriali ne uccidono le proprietà buone, la risposta è si!
E pare che anche la motivazione della trasformazione sia molto semplice: il colore bianco dello zucchero, che ci è tanto familiare, lo rende più bello e accattivante alla vista del consumatore che deve acquistare il prodotto.
La lavorazione della barbabietola oppure quella della canna da zucchero avviene, per grandi linee, in questo modo: la materia è prima lavorata con il latte di calce, che elimina tutte le sostanze nutrienti dello zucchero. Poi si passa alla fase successiva: lo zucchero viene decolorato con il carbone animale ed infine lavorato con del colorante blu derivato dal petrolio, un materiale altamente cancerogeno. Dopo questi numerosi trattamenti, lo zucchero raffinato arriva alla tavola dei consumatori, con un colore bianco cristallino che incentiva le vendite del prodotto, ma che non ha niente a che fare con il vero zucchero perché, grazie a questi “lavaggi” industriali, perde tutte le sue proprietà qualitative e nutrienti.
Per evitare gli effetti dannosi per la salute quali diarrea, disturbi intestinali e assorbimento di sostanze tossiche, che a lungo andare possono presentarsi a causa dell’assunzione di queste sostanze chimiche, il consiglio che ci sentiamo di dare è di sostituire lo zucchero bianco con lo zucchero di canna oppure con del miele. Naturalmente, che sia bianco o di canna, lo zucchero se consumato in ingenti quantità può diventare pericoloso per l’organismo, quindi è importante non eccedere, ma limitare il consumo di zucchero quotidiano.
Siete favorevoli o contrari allo zucchero bianco raffinato? Esponeteci i vostri consigli: con cosa altro sostituireste lo zucchero bianco?
Redazione La napoletanità è uno stato dell’anima, un modo di intendere la vita, di ricordare, di amare, un’attitudine allo stare al mondo in modo diverso dagli altri. La napoletanità non è un pregio e non è un difetto: è essere “diversi” dagli altri, in tutto. Ecco noi ci sentiamo così. (definizione liberamente tratta da uno scritto di: Valentino Di Giacomo napoletano, classe 1982, redattore del quotidiano Il Mattino di Napoli) Leggi altri articoli dello stesso autore… |
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